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Chi voglia apporre la propria residenza in roulotte ha bisogno di particolari permessi? In merito è intervenuto il Tar della Lombardia, nella sezione II di Milano, con la sentenza del 18 settembre 2017, numero 1824. In questa decisione il Tribunale Amministrativo chiarisce alcuni punti relativi proprio a chi voglia utilizzare un caravan o una casa mobile come residenza.

Residenza in roulotte e tempistiche

Come prima cosa, per chiarire alcuni punti in merito alla residenza in roulotte, è necessario distinguere le situazioni nelle quali un soggetto abbia un caravan oppure una casa mobile come mera residenza estiva, oppure voglia abitarci in modo stabile.

L’articolo 3 del DPR 380 del 2001 stabilisce come l’installazione di manufatti leggeri (che comprendono anche i camper, le case mobili e le roulotte) sia consentita in modo libero, anche se solo in determinate aree, qualora questi siano atti a soddisfare un’esigenza temporanea, come quella turistica.

I campeggi, quindi, non vedono la necessità, per chi vi si installi anche per qualche mese, di ottenere alcuni permesso.

Residenza in roulotte vera e propria

Chi voglia, invece, apporre stabilmente la propria residenza in roulotte dovrà ottenere un permesso di costruire. Questo accadrà nel momento in cui il soggetto utilizzatore richieda l’iscrizione della propria residenza nel Comune e nel luogo nel quale si trovi la roulotte e ottenga anche l’apertura di utenze, come quella elettrica e quella dedicata all’acqua.

In questi casi, infatti, non si tratterà più di una struttura precaria ma di una vera e propria installazione effettuata allo scopo di abitarvi in modo stabile.