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Il rischio sismico in Italia oggi è molto più diffuso rispetto a qualche anno fa, complici non solo gli eventi che si sono verificati, ma anche la maggiore consapevolezza che le istituzioni, e gli stessi cittadini, hanno in merito alla possibilità che un evento grave possa colpire il territorio.

Per questo motivo si sta facendo largo l’ipotesi della obbligatorietà della redazione dei fascicoli dei fabbricati, in modo da poter monitorare lo stato degli immobili in modo costante e con aggiornamenti che diano la possibilità di intervenire facilmente.

Rischio sismico, la possibilità di utilizzare il digitale

Una delle proposte che si è affiancata a quella dell’obbligatorietà della redazione dei fascicoli dei fabbricati per il rischio sismico, ha riguardato la possibilità di utilizzare il digitale per compilare il fascicolo e anche per la comunicazione e la diffusione dei dati.

Si potranno pubblicare direttamente online le certificazioni energetiche e sarà possibile anche arrivare a digitalizzare l’intero catasto. I documenti catastali, quindi, verranno sempre messi a disposizione dei professionisti, i quali si occuperanno di recuperare i dati e di effettuare non solo la compilazione dei fascicoli dei fabbricati, ma anche di realizzarne l’invio.

Rischio sismico, i professionisti chiamati a collaborare

Saranno proprio i professionisti a dover collaborare allo scopo di monitorare il rischio sismico. Infatti, i fascicoli dei fabbricati potranno essere redatti solo dopo aver ottenuto le necessarie certificazioni le quali, a loro volta, dovranno derivare da verifiche eseguite dai tecnici in modo concreto sull’edificio.

Si potrà, inoltre, fare la distinzione tra gli edifici storici e quelli più moderni, con ovvi adeguamenti in merito sia alle valutazioni dei rischi sia alle manovre da mettere in atto.