Sommario

In tutta una serie di mansioni legate all’edilizia esistono elementi come il rischio chimico che dovranno essere tenuti in considerazione, in quanto potranno avere un effetto rilevante sulla vita e sulla salute dei lavoratori. Il rischio chimico per l’imbianchino è presente e dovrà essere monitorato in modo che non leda la sua integrità fisica.

Sindacati e associazioni di categoria si impegnano periodicamente per sensibilizzare i lavoratori di settori differenti proprio in merito al rischio chimico. E il settore edile è certamente quello nel quale non solo il rischio è maggiormente presente, ma anche spesso sottovalutato.

Già nel 2013 è stato pubblicato un opuscolo dedicato proprio al rischio chimico nel settore edile e ogni anno si mettono in atto manovre preventive, soprattutto da parte dell’Inail e anche delle Pubbliche Amministrazioni, per evitare che tali rischi si diffondano e mietano vittime.

A molti potrà non essere noto a quale rischio chimico un imbianchino potrebbe essere esposto, ma esso entra in contatto con diverse sostanze pericolose e dovrebbe sempre cercare di proteggersi al meglio per tenere alla larga le conseguenze negative del contatto con molti componenti chimici.

Il rischio chimico per l’imbianchino: quali le sostanze più pericolose?

In generale il rischio chimico per l’imbianchino è piuttosto elevato e in tutta l’edilizia questo si può evidenziare in modo abbastanza evidente.

Esiste un serie di sostanze capaci di mettere a rischio l’incolumità fisica dei lavoratori, e queste si possono suddividere in differenti categorie di appartenenza:

  • Sostanze liquide: comprendono i solventi, le vernici, gli oli disarmanti, gli impregnanti e tutto ciò che può servire per svolgere l’attività lavorativa e sia in forma liquida;
  • Sostanze solide: comprendono gli additivi, i bitumi, le colle, gli intonaci, gli impasti cementizi, tutte componenti che vengono molto spesso utilizzate dagli imbianchini;
  • Sostanze con aerosol: sono quelle sostanze che producono una miscela di particelle e aria, che potrà essere inspirata da chi lavori; queste comprendono le polveri (come il cemento, la sabbia, il gesso, le polveri provocate dalla lavorazione del legno), le fibre (come la lana di roccia, la lana di vetro e l’amianto), i fumi (come i fumi di combustione, i fumi di saldatura e quelli provocati dalla posa di alcuni materiali, come quelli bituminosi), le nebbie (provocate dalle operazioni di spruzzo e diffusione di sostanze, dalle pitture, dagli oli disarmanti);
  • Sostanze aeriformi: queste comprendono i gas e i vapori, che possono provocare asfissia e anche irritazione, come accade per i vapori provenienti dalle vernici e dalle colle;

Nel caso in cui si lavori avendo contatto con queste sostanze sarà sempre necessario proteggersi in modo da evitare i rischi chimici che anche l’imbianchino corre nella vita di tutti i giorni.

Il rischio chimico per l’imbianchino: come prevenirlo

La prevenzione del rischio chimico per l’imbianchino sarà fondamentale e potrà prevedere molte manovre che si dovranno mettere in atto per non mettere in pericolo la salute e la stessa sopravvivenza.

Innanzitutto si dovranno sempre seguire le istruzioni riportate sui prodotti, sarà necessario utilizzare le protezioni per le mani, gli occhi e la bocca durante la lavorazione e ci si dovrà sottoporre a visite periodiche per individuare in tempo eventuali esposizioni al rischio chimico.

Allo stesso tempo, non ci si dovrà comportare in modo imprudente, ad esempio mescolando elementi chimici tra loro in modo pericoloso, facendo saturare l’ambiente con fumi ed esalazioni e ignorando i segnali di qualcosa andato storto, come la presenza di vapori che non dovrebbero esserci.