Sommario

E’ in arrivo il periodo più freddo dell’anno e  già da ora, dovremmo iniziare a pensare a come riscaldare il nostro appartamento. In un’ottica orientata al risparmio, la cosa migliore è farlo nel modo più economico possibile e nel pieno rispetto dell’ambiente. Sebbene in Italia ci sia una grande diffusione della caldaia a metano e gasolio, da qualche tempo stanno prendendo piede le stufe a pellet. Queste devono la loro popolarità al tipo di combustibile: infatti il pellet, a parità di peso e di calore prodotto, occupa uno spazio di gran lunga ridotto rispetto al carbone o alla legna. Si tratta di un combustibile economico e soprattutto che produce pochi scarti di combustione. Ma come funziona nei dettagli una stufa a pellet?

 

Funzionamento

Una stufa a pellet ha un funzionamento abbastanza semplice e meccanico, che consente di equilibrare la velocità di somministrazione del combustibile, sia con l’apporto di aria, sia con l’espulsione dei fumi, sia con l’accensione della fiamma (che avviene mediante la resistenza). Dal serbatoio nel quale è alloggiato il pellet, la coclea (o vite senza fine, o vita di Archimede) preleva il combustibile e lo lascia cadere all’interno del focolare, dosando la quantità necessaria; qui, l’aria forzata consente di mischiare insieme e in maniera eguale, il combustibile con il comburente, così da trasformare il tutto in calore. Nel frattempo, l’aria di convenzione viene forzata dai ventilatori, in modo tale da scambiarsi con il calore prodotto dalla combustione.

I fumi che vengono prodotti sono espulsi mediante un ultimo ventilatore. Questo processo, che apparentemente può sembrare elementare, in realtà viene monitorato da una centralina elettrica che consente di soprassedere al funzionamento di tutti gli elementi. In caso di un eccesso di pressione, il sistema di controllo fa attivare un allarme, oppure provocare il normale spegnimento del sistema. La centralina offre la possibilità di impostare la temperatura ideale, l’orario di accensione e di spegnimento. In alcuni modelli più recenti, l’impostazione può avvenire mediante GPS o modem telefonico, per consentire l’impostazione anche a distanza.

Vantaggi

Tra i vantaggi che possiamo annoverare nell’utilizzo di stufe a pellet ci sono i seguenti:

  • vi è un elevato rendimento ed un costo inferiore rispetto alle stufe alimentate a gasolio, gpl e metano;
  • la combustione pulita che produce bassissime emissioni non inquinanti (solo acqua e anidride carbonica);
  • queste stufe richiedono pochissimi interventi manuali: solo il cassetto della cenere deve essere svuotato periodicamente e almeno una volta all’anno devono essere puliti i tubi dalla fuliggine;
  • non rilasciano fumi nell’ambiente poiché la camera di combustione è chiusa in maniera ermetica;
  • con l’utilizzo del pellet, le ceneri possono essere adoperate come fertilizzante per piante e fiori, senza doverle eliminare con la spazzatura.
  • l’acquisto di una stufa a pellet da diritto a detrazioni fiscali (fino al 50% dell’importco complessivo).

Svantaggi

Oltre ai vantaggi, dobbiamo anche elencare gli svantaggi legati all’utilizzo delle stufe a pellet:

  • sono più costose di una stufa a legna, gpl o metano;
  • richiedono un’alimentazione elettrica: ciò significa che senza corrente non funzionano;
  • necessitano di una canna fumaria anche se di ridotte dimensioni per lo smaltimento dei fumi all’esterno;
  • non può essere utilizzato nessun altro combustibile diverso dal pellet per cui, se ci dimentichiamo di acquistarlo, non è possibile riscaldare la nostra casa con un’altra tipologia di combustibile.