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Per la trasformazione delle finestre, allo scopo di farle diventare degli accessi ad un balcone, potrebbe essere necessario un titolo diverso da quello richiesto semplicemente per un risanamento di tipo conservativo. Questo è stato recentemente affermato dal Tar della Campania, in particolare dalla terza sezione di Napoli, nella sentenza 4303 del 7 settembre del 2017.

Infatti, il Tribunale Amministrativo ha voluto sottolineare come questo tipo di intervento sia differente dal recupero conservativo, e possa, invece, essere fatto rientrare nella vera e propria ristrutturazione edilizia.

La differenza tra trasformazione e recupero

Il Tar ha anche sottolineato la fondamentale differenza tra la trasformazione delle finestre e il recupero a scopo conservativo di una parte di un edificio. Infatti, la trasformazione fa parte proprio della ristrutturazione, che porta a modificare l’immobile in modo evidente e rilevante. Invece, il recupero ha come obiettivo conservare l’organismo edilizio ma senza arrivare a stravolgerne né l’aspetto né la destinazione d’uso.

Per comprendere, in concreto, in quale categoria si rientri basterà osservare l’immobile e vedere quali tipi di interventi si richiedano per effettuare il lavoro, se semplicemente conservativi oppure di trasformazione.

Trasformazione delle finestre, richiesti i permessi

Essendo la trasformazione delle finestre in accessi ai balconi una vera e propria forma di ristrutturazione, per la modifica della destinazione d’uso di quella parte della casa, sarà necessario, secondo la giurisprudenza, un vero e proprio permesso di costruire per l’autorizzazione allo svolgimento dei lavori.

Questo perché una finestra che diventi un balcone determinerà una modifica nella fisionomia dell’edificio abbastanza evidente.