I controlli dell’Agenzia delle Entrate relativi ai fabbricati ex rurali si sono moltiplicati durante tutto il periodo estivo. Lo scopo dell’agenzia è sempre stato quello di rendere regolari le situazioni “sommerse” e tutti quei casi nei quali siano stati costruiti fabbricati che, però, non siano mai stati dichiarati in modo corretto.

Per questo motivo si susseguono le richieste di informazioni in merito alle dichiarazioni da presentare al Catasto Urbano e anche le guide grazie alle quali capire come potersi muovere in tutti questi casi. Un caso particolare è proprio costituito dai fabbricati ex rurali, che dovranno essere trattati in modo specifico anche nell’ambito delle dichiarazioni e degli aggiornamenti documentali.

Fabbricati ex rurali, come registrarli al catasto

La registrazione dei fabbricati ex rurali al catasto viene regolata dall’articolo 2, commi 36 e 37, del Dl 262 del 2006 e si riferisce a tutti quei casi nei quali si abbia a che fare con un fabbricato che non abbia più i requisiti di ruralità che gli erano stati precedentemente riconosciuti. Questa situazione è da distinguere in due casistiche.

La prima riguarda il caso nel quale il fabbricato abbia perso i requisiti di ruralità almeno cinque anni prima della richiesta opposta al catasto. In questi casi si effettuerà la dichiarazione ordinaria e non quella di fabbricato ex rurale. Nel caso in cui, invece, la perdita dei requisiti sia più recente sarà fondamentale apporre questo tipo di dichiarazione.

Inoltre, dal momento in cui i requisiti non dovessero più essere presenti, si dovrà anche pagare una sanzione pecuniaria.