Un passo avanti nell’estensione dei benefici fiscali anche alle unioni civili. Nel caso in cui si sia parte di un’unione civile si potrà, secondo l’Agenzia delle Entrate, usufruire delle detrazioni per ristrutturazioni anche nel caso in cui si sia semplicemente il convivente del proprietario dell’immobile.

Tale detrazione, che arriva al 50%, riguarda le spese relative agli interventi per la ristrutturazione e il recupero di quello che è il patrimonio edilizio ed ora è stata confermata come estesa anche ai conviventi che non siano legati da matrimonio.

Come usufruire delle detrazioni per ristrutturazioni

Qualora si faccia parte di una così detta coppia di fatto sarà possibile usufruire delle detrazioni per ristrutturazioni nel caso in cui, anche come conviventi, le persone abbiano effettivamente sostenuto le spese e si siano fatte intestare i bonifici o le fatture. I soggetti che possono usufruire di questi benefici sono anche i familiari conviventi, il detentore o il semplice possessore dell’immobile sul quale venga effettuato l’intervento.

La conferma della possibilità di usufruire delle detrazioni per ristrutturazioni anche in questi casi è stata data dall’Agenzia delle Entrate che aveva già pubblicato una circolare in proposito ed ha ribadito tale indicazione in questi giorni.

La fonte che consente di effettuare tale estensione è la legge 76 del 2016, che equipara le unioni civili al matrimonio sotto alcuni aspetti, estendendo ad esse anche tutta la serie di effetti che possono derivare dal matrimonio stesso. Quindi, la legge ha comunque consentito di sottolineare come gli effetti giuridici della convivenza possano essere i medesimi del matrimonio, sempre nel caso in cui questa unione sia solida e continuativa nel tempo.

Oltre a coloro che facciano parte dell’unione civile, potranno usufruire delle detrazioni per ristrutturazioni anche il coniuge dell’intestatario, i parenti entro il terzo grado e anche gli affini entro il secondo grado.