Sommario

I materiali per l’edilizia sono rimasti spesso gli stessi nel corso dei decenni e uno tra questi che non ha sicuramente subito battute d’arresto nel suo utilizzo è il cemento, che viene ancora usato per moltissime lavorazioni differenti e per impieghi in altrettanti ambiti.

Proprio allo scopo non solo di utilizzare con consapevolezza questo materiale, ma anche di conoscerne tutte le caratteristiche, sarà fondamentale approfondire alcuni concetti in merito a che cosa sia il cemento e a quali possano essere i suoi impieghi concreti.

Che cos’è il cemento?

Il cemento può essere definito come un legante di tipo idraulico che, nella sua forma primaria, si presenta nella forma di una polvere. Questa polvere, nel momento in cui venga mescolata con acqua, potrà costituire la classica pasta in grado di indurirsi e fare presa in modo ottimale. L’elemento legante, e la sua possibilità di indurirsi facilmente, sono elementi dati dalla formazione in esso di silicati di calcio di tipo idrato. L’acqua, infatti, andrà ad attivare un componente che viene chiamato il “Clinker Portland”.

Grazie alla sua versatilità, è utilizzato da almeno due secoli in lavorazioni differenti e, ovviamente, soprattutto in quello edile nel quale si è sempre potuto usare sia per la costruzione di grandi immobili, sia di elementi più piccoli, ma sempre molto solidi e resistenti.

l'uso del cemento in cantiere

l’uso del cemento in cantiere

Il cemento nella Storia

Il cemento è tutto tranne che un materiale moderno, in quanto affonda le sue radici già nelle abitudini delle civiltà più antiche, come quella egizia che iniziò a realizzare un composto simile a quello dell’attuale cemento già nel terzo millennio a.C.

Anche i Romani utilizzavano un legante molto simile a quello che attualmente viene chiamato cemento anche se si trattava di composti ancora a base di calce. Si dovrà arrivare al 1700, ed in particolare al 1796, per vedere la creazione di quello che venne definito il primo cemento a presa rapida. Fu James Parker a fabbricarlo e per questo prese il suo nome.

A livello industriale, si indica come la prima produzione di cemento a presa lenta sia avvenuta nel 1824, ad opera di Joseph Aspdin, un fornaciaro che abitava a York che, per la somiglianza alle pietre di Portland della sua miscela diede proprio il nome a questo composto, chiamandolo cemento Portland. Sarà, quindi, dal 1800 che il cemento inizierà a prendere sempre più piede come materiale legante nelle costruzioni, sia civili sia militari, e sarà utilizzato in modo da conferire solidità a ciò che veniva prodotto, soprattutto nel settore dell’edilizia.

Tipologie e composizioni del cemento

Non esiste un solo tipo di cemento e questi possono essere distinti a seconda della loro composizione ma anche delle caratteristiche di resa che possono avere una volta utilizzati, ad esempio quelle che si legano alla resistenza e alla durevolezza nel tempo.

In generale, nella sua composizione vede la presenza di una miscela di diversi silicati e alluminati di calcio, che sono ottenuti grazie alla cottura ad alte temperature di materiali come il calcare e l’argilla. A volte si è utilizzata anche la marna, per la produzione di cementi di tipo naturale.

Una volta effettuata la miscela si ottiene quello che viene chiamato clinker di Portland che verrà successivamente macinato e vedrà l’aggiunta di gesso. Questo verrà aggiunto solo nella misura del 4-6% in modo da ritardare la presa nella sua composizione finale. Questa miscela, quindi, è quella che in genere si chiama Portland, la quale solidificherà una volta aggiunta l’acqua. Il cemento di questo tipo costituisce la base per tutte le altre tipologie e composizioni che, ai giorni nostri, si utilizzano per l’edilizia. Ecco perché per individuare le sue tipologie si andrà a controllare quali altre sostanze saranno state addizionate rispetto alla base Portland.

Si possono, quindi, individuare le seguenti altre tipologie di cemento:

  •  Portland con un clinker pari ad almeno il 95%;
  •  Portland di tipo composito che può vedere l’aggiunta di loppa, di fumi di silice, di  pozzolana, di ceneri volanti, di calcare oppure di scisto calcinato;
  •  Pozzolanico;
  •  Composito che sia stato ottenuto con l’aggiunta di clinker (in una percentuale che andrà dal 20 al 64%) di loppa (dal 18 al 50%) e di materiale di tipo pozzolanico (dal 18 al 50%);

Esistono, poi, particolari tipologie, come il calcestruzzo armato, quello a presa rapida, che solidifica velocemente, quello bianco, che contiene basse percentuali di ossido di ferro, e anche quello osmotico, che consente di sfruttare la massima impermeabilità per alcune tipologie di costruzioni nelle quali ciò sia necessario.

cemento

cemento

I principali usi del cemento

E’ un materiale immancabile per ogni tipo di cantiere, soprattutto per quelli legati all’edilizia. In molti casi si tende a confondere il cemento con la malta, ma questa è un composto che contiene in sé cemento, che in questo caso ne sarà l’ingrediente principale. In primo luogo, il cemento viene utilizzato come legante, ciò vuol dire che lo si stenderà, ad esempio, su una fila di mattoni per costruire un muro. Questi mattoni, infatti, hanno proprio bisogno di un elemento che funga da collante in modo da non crollare, elemento che dovrà avere anche caratteristiche di resistenza ben precise per consentire la corretta distribuzione dei carichi.

Allo stesso tempo, viene usato anche per la creazione di malte adesive, che si sono rivelate utilissime soprattutto nelle zone sismiche, in quanto assicurano sia la resistenza necessaria sia la possibilità di piccoli spostamenti per assecondare l’ondeggiare che viene prodotto dalle scosse. Anche per intonacare le pareti il cemento sarà essenziale: esistono tipologie di intonaco che sono costituite solo dalla calce, ma tanti altri tipi che vedono il cemento come loro base. Allo stesso modo, il cemento costituisce parte essenziale del calcestruzzo e del famosissimo cemento armato, usato davvero in ogni parte del mondo.

Grazie ad un costo limitato, quindi, è stato utilizzato per la realizzazione di strutture e costruzioni diverse alle quali è riuscito ad adattarsi alla perfezione, garantendo anche delle performance di altissimo livello.

 L’utilizzo in pratica del cemento

In un cantiere, quindi, potrete vedere il cemento utilizzato in diversi modi. Potrete notare degli operai intenti a costruire un muro di un edificio utilizzando il cemento, quindi già durante le prime fasi della lavorazione edile questo materiale sarà presente. Allo stesso modo, potrete vedere l’utilizzo del cemento anche nelle fasi successive alla prima costruzione, come quelle di applicazione dell’intonaco alle pareti prima di poter passare alla tinteggiatura finale, in modo da rendere liscia la superficie ed eliminare eventuali imperfezioni.

Nel caso in cui sia necessario realizzare una struttura portante di un edificio, in grado di resistere a lungo, allora si uniranno i così detti tondini di materiale metallico per andare a costituire il calcestruzzo armato, che viene impiegato non solo nei grandi palazzi, ma anche in opere più piccole. Ad esempio, lo si usa molto anche per la realizzazione di elementi prefabbricati da usare per opere più ampie. Si nota la presenza “dell’armatura” in tutti quei casi in cui un palazzo cada, oppure venga demolito e appaiano all’esterno le strutture in metallo che, insieme al cemento, costituivano la struttura portante di tutto l’edificio.

il cemento utilizzato per le malte

il cemento utilizzato per le malte

I prezzi del cemento

Nel caso in cui vi vogliate procurare del cemento per le vostre piccole costruzioni, oppure pensare di investire nella creazione di un’impresa edile, dovrete valutare il prezzo del cemento, che varierà sulla base di diversi tipi di elementi.

Un sacco da circa 25 chilogrammi di cemento potrà costare circa 3 euro già al dettaglio, con un prezzo che, quindi, all’ingrosso sarà sicuramente più ridotto. Lo stesso quantitativo di cemento Portland, che potrà costituire la base per la creazione di altri composti, costerà leggermente di meno, aggirandosi intorno ai 2 euro per un sacco da 25 chilogrammi.

Nel caso in cui sia necessaria una classe di resistenza maggiore, e quindi debba essere più resistente, i prezzi potranno aumentare leggermente. Se, infatti, il cemento Portland con classe di resistenza 325 potrà costare circa 2 euro per il sacco da 25 kg, quello con classe di resistenza 425 potrà costare circa 3 euro per il medesimo quantitativo. Nel caso di una classe di resistenza 525 allora si arriverà sino a 4-5 euro per lo stesso peso.

Il cemento a presa rapida, sempre con riferimento ad un quantitativo di 25 kg per sacco potrà costare dai 5 agli 8 euro, mentre il cemento bianco potrà partire da una base leggermente più alta, intorno ai 6 euro sempre per lo stesso quantitativo. Quello più costoso sarà il cemento osmotico, che per un sacco da circa 25 kg arriverà a costare anche 25 euro. Questo perché la composizione particolare del cemento osmotico può giustificare l’aumento del prezzo. Esso viene addizionato con materiali che lo renderanno impermeabile e maggiormente resistente all’acqua.

Come già indicato, ovviamente, i prezzi del cemento potranno variare nel caso in cui lo si acquisti all’ingrosso oppure al minuto, poiché, per le grandi quantità di materie prime, vengono applicati anche forti sconti da parte delle case produttrici.