Il Terremoto di Ischia avrebbe, secondo molti esperti, provocato così tanti danni a causa della speculazione edilizia che ha riguardato l’isola per decenni e che non ha consentito la costruzione di edifici che fossero in grado di resistere al magnitudo 4.0 che pochi giorni fa ha scosso tutto il territorio.

Infatti, anche a fronte di un terreno diverso da quello di altre aree, la costruzione non controllata e che non abbia seguito i dettami della legge non ha certo protetto le persone e il territorio. Il sottosuolo ischiano, in particolare, ha delle peculiarità di tipo geologico che lo rendono molto più fragile rispetto a quello della terraferma.

Terremoto di Ischia, le pratiche scorrette

Gli esperti sottolineano come, proprio a fronte delle particolarità dell’isola, fosse necessario essere ancora più puntuali nella costruzione degli edifici che, invece, non hanno visto questo tipo di accortezze. In molti casi sono stati realizzati palazzi e strutture per i quali la progettazione è stata frettolosa e in merito ai quali sono anche stati scelti dei materiali e delle modalità costruttive di scarsa qualità.

Tutto questo nonostante ci fossero già stati dei precedenti, come il famoso terremoto di Casamicciola che nel 1883 ha distrutto l’intero paese arrivando a causare, con il suo magnitudo di 5.8, oltre duemila vittime: un numero davvero enorme non solo per l’epoca, ma anche per i giorni nostri.

Terremoto di Ischia, i rischi sottovalutati per il turismo

Il terremoto di Ischia avrebbe avuto tutta questa incidenza per le cause già indicate, che sarebbero state, a loro volta, stimolate dalla necessità di aumentare le strutture ricettive per il turismo. I dati parlano chiaro in merito: sembra che per il solo Comune di Ischia negli ultimi 30 anni siano state presentate ben 7.235 domande di condono edilizio, tra le quali si nota la presenza di ben 4.408 domande ancora da evadere nello scorso aprile.