Sommario

Un bando da 350 milioni di euro è stato appena approvato per l’adeguamento alle normative di sicurezza per alcuni edifici di edilizia scolastica. In particolare, l’intervento, che far parte del Piano Operativo Nazionale, ha come obiettivo rendere nuovamente a norma, dal punto di vista sismico e per le disposizioni antincendio, diverse scuole che si trovano nei territori di Calabria, Basilicata, Campania, Sicilia e Puglia.

La distribuzione dei fondi è già stata decisa e si cercherà, in questo modo, di conferire nuovamente l’agibilità agli edifici che si trovavano nelle categorie a rischio proprio in queste aree geografiche.

Edilizia Scolastica, il riparto dei fondi

La ripartizione dei fondi è stata effettuata dal MIUR che ha così deciso di conferire:

  • 220 milioni di euro alla Sicilia;
  • 815 milioni alla Campania;
  • 755 milioni alla Puglia;
  • 655 milioni alla Calabria;
  • 555 alla Basilicata;

Gli Enti locali avranno, così, la possibilità di utilizzare il denaro ricevuto per adeguare le scuole, non solo da un punto di vista antisismico, ma anche, ad esempio, per eliminare l’amianto, ancora molto presente in tanti edifici pubblici di tutto il Paese. Inoltre, i fondi potranno essere utilizzati anche per rendere accessibili le scuole ai disabili e per adeguare alle normative sul risparmio energetico gli impianti dell’elettricità e del riscaldamento.

Edilizia scolastica, altri fondi in campo

Oltre ai 350 milioni già destinati alle regioni menzionate, il MIUR si occuperà di utilizzare 105 milioni di euro allo scopo di mettere in campo le verifiche riferite alla vulnerabilità sismica delle strutture di edilizia scolastica presenti soprattutto nelle aree che sono state colpite dai terremoti del 2016 e del 2017. 321 milioni, inoltre, saranno ulteriormente utilizzati per mettere in campo interventi antisismici in Campania, Emilia Romagna, Calabria e Lombardia. Questo tipo di finanziamento è stato presentato all’ultima Conferenza Unificata. Un piano, quindi, questo dedicato a molti interventi che dovrebbero dare alle scuole nuovo respiro e nuova vita.