La crisi del comparto edile sembra coinvolgere tutto il Paese, anche le zone nelle quali la disoccupazione non è grave come al Sud. Ad esempio ciò è emerso dal rapporto della Confartigianato per l’area della Maremma, nella quale si noterebbe non solo una riduzione dell’impiego nel settore edile, ma anche un coinvolgimento, nella crisi in corso, anche a livello dell’artigianato. La provincia più colpita in assoluto sarebbe quella di Grosseto, per la quale si noterebbe un calo vertiginoso a livello delle imprese di entrambi i settori.

Crisi del comparto edile in numeri

Il rapporto dell’Ufficio studi di Confartigianato, che è stato basato sui dati provenienti da Infocamere e Unioncamere, sarebbe in grado di evidenziare in modo rilevante quale sia la crisi del comparto edile nell’area del Grossetano. In particolare, in tutta la provincia sarebbero attive 2622 imprese edili e 1560 di queste sarebbero di tipo artigianale.

Il saldo annuale per queste imprese è impressionante, in quanto è in negativo: è stato registrato, infatti, un -62%, elemento che determina il piazzamento della Maremma all’82° posto tra tutte le provincie. E dopo aver notato lo stato dell’arte sarebbe bene ricominciare a risalire per rivalutare proprio le attività di tipo edilizio e quelle artigiane collegate.

Proprio da Confartigianato arrivano le prime “ispirazioni” relative alla possibilità di far ripartire il comparto edile. Sarebbe necessario, infatti, iniziare dalla riqualificazione, che dovrà essere non solo presente a livello generale ma dovrà coinvolgere anche la parte energetica del patrimonio in essere. Proprio l’efficientamento energetico sarebbe la strada da percorrere non solo allo scopo di aiutare il comparto edile, ma anche di sviluppare imprese che possano essere competitive e che inquinino di meno.

Ovviamente, per superare la crisi del comparto edile, sempre secondo Confartigianato, sarà necessario il supporto anche delle istituzioni, che dovranno sostenere i progetti dei singoli imprenditori.