Un fondo da 74 milioni di euro per sostenere i progetti di Edilizia Scolastica in alcune parti del territorio italiano.

L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi ed è stata promossa da Agenzia del Demanio, Anci, Miur e Invimit, allo scopo di consentire l’avvio di costruzioni e opere nelle città che hanno già iniziato a collaborare. Infatti, inizialmente si parlerà della collaborazione di sei Comuni che sono Castel San Pietro Terme (Bo), Osimo (An), Isola Di Capo Rizzuto (Kr), Robbiate (Lc), Grumolo delle Abbadesse (Vi), e Monte Prandone (Ap).

Tuttavia, dopo aver iniziato il progetto pilota sarà possibile applicare il medesimo modello a tutti i Comuni che vogliano investire nell’Edilizia Scolastica  e nel suo sviluppo.

Edilizia Scolastica, da dove arrivano i fondi

I fondi per sostenere l’Edilizia Scolastica provengono da quei contributi pubblici che sono stati messi a disposizione del Miur e verranno gestiti da Invimit.

Come si è già indicato, l’obiettivo delle istituzioni è quello di consentire non solo l’utilizzo di questo modello per i sei Comuni partecipanti, ma il suo adattamento anche a progetti futuri, per tutti coloro che vogliano occuparsi di Edilizia Scolastica. Infatti, si vorrebbe portare maggiore consapevolezza verso il riutilizzo dei tanti edifici che attualmente sono inutilizzati, piuttosto che nella direzione della costruzione di nuovi immobili.

Inoltre, il punto di forza di questo progetto sta nella giusta collaborazione tra quelli chesono gli enti pubblici e tutti i protagonisti privati che potranno intervenire, e che in parte lo hanno già fatto. Il Comune Capofila del progetto, per questa prima fase, è Castel San Pietro Terme che, attraverso i suoi rappresentanti ha espresso un parere molto positivo in merito all’iniziativa, che non solo dimostra quanto sia possibile realizzare con ciò che il territorio già offre, ma anche come sia estremamente importante la collaborazione con gli altri Comuni e con tutti gli enti coinvolti.