L’ Edilizia ad Agrigento sta affrontando un’emergenza che si lega alla necessità di far fronte a tutta quella serie di opere incompiute, che funestano, in realtà, tutto il territorio siciliano.Sarebbe stata la Cgil ad indicare la via mediante la quale risollevare il settore dell’Edilizia ad Agrigento, sia in città sia in tutta la provincia, iniziando dalla necessità di effettuare un inventario di quei cantieri che non hanno mai visto una conclusione ed un completamento effettivi.

Esempi sono costituiti dalla Provinciale 14, che ha visto un danneggiamento a causa dell’alluvione, la Statale 189 e molte altre strade, sia presenti all’interno dei territorio comunali, sia come vie di collegamento tra di essi. Riuscire ad utilizzare le opere incompiute sarebbe non solo un sistema per rivalutare il territorio, ma anche per far ripartire l’intero settore edilizio, che è entrato in una profonda crisi.

Edilizia ad Agrigento dovrà ripartire

Proprio la possibilità di far ripartire l’Edilizia ad Agrigento concentrandosi sulle opere incompiute sarebbe il sistema grazie al quale riuscire ad aiutare un settore che è in crisi da diverso tempo.

Sembra, infatti, così come indicato dalla stessa Cgil Provinciale, che negli anni di crisi ben 4200 lavoratori edili abbiano perso il lavoro e addirittura 700 imprese abbiano dovuto chiudere. Il tutto in un territorio che, anche in altri settori, non se la passa molto bene. Infatti, in tutta la Provincia di Agrigento la percentuale di disoccupati è pari al doppio rispetto a quella presente nel resto del territorio nazionale.

Il piano, quindi, partirebbe innanzitutto dalla conservazione delle opere che sono già state costruite, dalla individuazione del futuro di queste aree abbandonate e anche nella formulazione di una serie di programmi, che potranno essere triennali, grazie ai quali rendere gli interventi più incisivi e concreti. Solo in questo modo sarà davvero possibile rendere l’Edilizia ad Agrigento nuovamente florida.