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Le Imprese in Sardegna starebbero per ricevere nuovi fondi per diventare più efficienti e per potersi riqualificare. Sarebbero stati stanziati ben 130 milioni di euro, che servirebbero come incentivi alle differenti industrie e anche al settore turistico.

Obiettivo di questi finanziamenti sarebbe sicuramente quello di portare ad una nuova industrializzazione alcune aree dismesse o “dimenticate” da tempo, ma anche quello di rendere le aziende ancora in essere più efficienti da un punto di vista energetico. Lo stanziamento del denaro è stato deciso dalla Giunta Regionale sarda che ha a cuore quelle che sono le basi della produzione  e dell’economia del territorio.

Imprese in Sardegna, la parte dei fondi per la reindustrializzazione

Una parte ingente dei 130 milioni di euro stanziati dalla Regione andrà a sostenere le Imprese in Sardegna, soprattutto con lo scopo della reindustrializzazione di alcune aree, oltre a quello della resa energetica delle stesse, già presenti sul territorio.

In particolare, 25 milioni serviranno per il finanziamento del così detto Contratto di Sviluppo Nazionale, che era già stato costituito con altri 40 milioni di euro. 25 milioni di euro saranno destinati al Fondo di Competitività che servirà per diversi scopi, come l’acquisto e la riorganizzazione delle strutture industriali che siano state abbandonate.

Altri 20 milioni serviranno per il procedimento del così detto Modello Jessica, che si pone l’obiettivo sia della riqualificazione urbana sia dell’efficientamento di tipo energetico.

Imprese in Sardegna, il sostegno al turismo

Oltre all’industria, la manovra finanziaria servirà anche alle Imprese in Sardegna che si occupino di turismo, uno degli elementi cardine dell’economia della regione.

Grazie ad un totale di 60 milioni di euro destinati a questo settore potranno essere attivati diversi bandi dedicati al turismo che potranno vedere investimenti differenti da parte delle aziende che vogliano prendere parte alle procedure pubbliche. In questo modo si riuscirà a far ripartire anche il settore turistico nelle zone nelle quali le risorse siano meno abbondanti.