Il termine previsto dalla legge per applicare e pubblicare il Modulo Unico per l’Edilizia era indicato per il 30 giugno scorso, ma la situazione nelle diverse Regioni italiane è ancora da chiarire, almeno in alcuni frangenti.

Infatti, la Conferenza Unificata aveva previsto la necessità di semplificare il sistema di presentazione della modulistica per la realizzazione di lavori e per la comunicazione dell’inizio degli stessi, prevedendo un modulo unico.

L’adeguamento da parte delle Regioni è stato differente, perché in alcuni casi gli enti hanno messo a disposizione i nuovi moduli sui propri siti internet e anche negli uffici, mentre in altri casi questo non è ancora accaduto per ragioni differenti. Infatti, oltre ad alcuni casi di semplice ritardo, in determinate situazioni le Regioni non vedono un obbligo di adeguamento per la propria “posizione” a livello di governo del territorio.

Modulo Unico Edilizia, la situazione nelle Regioni

L’adeguamento della modulistica è avvenuto per molte Regioni, che hanno già provveduto non solo a deliberare tale modifica, ma anche a realizzare e a mettere a disposizione del pubblico la nuova documentazione. La Regione Lombardia, però, è arrivata dopo rispetto alle altre, giungendo al vero e proprio adeguamento il 17 luglio scorso.

Esistono, inoltre, Regioni che non hanno uno specifico obbligo di prevedere la diffusione del Modulo Unico per l’Edilizia. Queste sono quelle a Statuto Speciale, come la Val d’Aosta (che pure ha adeguato le proprie indicazioni a quanto previsto dalla legge come si apprende dal sito internet), il Friuli Venezia Giulia, la Sardegna e anche le Province autonome di Trento e Bolzano.

Le altre Regioni hanno effettuato specifiche delibere a riguardo, che sono presenti all’interno dei loro siti internet e che consentiranno a tutti coloro che abbiano la necessità di svolgere dei lavori di edilizia di presentare i documenti corretti.