Buone notizie per i lavoratori dell’edilizia che abbiano contratti atipici. Infatti, grazie ad una comunicazione del Ministero del lavoro è stato reso possibile l’utilizzo del contratto di lavoro edilizio a chiamata, detto anche Lavoro Intermittente, per alcune mansioni del ramo edilizio. In particolare, sarà possibile utilizzare questa specifica tipologia contrattuale nel caso in cui siano stati vinti degli appalti nel ramo della manutenzione stradale e sia necessario reperire del nuovo personale per la loro realizzazione.

Il Ministero ha dovuto pronunciarsi con quello che viene chiamato un Interpello in quanto il contratto collettivo di lavoro non prevede questa tipologia di impiego dei dipendenti, che però potrebbe essere utile in alcuni casi.

Lavoro edilizio a Chiamata, quando può essere utilizzato

Si è visto come il lavoro edilizio a chiamata possa essere impiegato qualora si renda necessaria la manutenzione stradale. Questo particolare contratto è stato disciplinato più volte, l’ultima con il Decreto Legislativo 81 del 2015, con particolare indicazione nel suo articolo 13.

In questo articolo, al comma 2, si indica come il Lavoro a Chiamata possa essere utilizzato nel caso in cui il lavoratore abbia meno di 24 anni oppure qualora il dipendente abbia più di 55 anni. Nel primo caso, cioè per chi abbia 24 anni, il contratto di lavoro intermittente dovrà esaurirsi entro il 25° anno di età del dipendente, non potendo andare oltre.

Per comprendere quali tipi di lavori possano rientrare nell’applicazione di questo specifico contratto, si potrà sempre fare riferimento a quanto indicato nella tabella del Regio Decreto 2657 del 1923. In particolare, in tale tabella non si effettua alcuna distinzione tra quelli che possono essere lavori di tipo ordinario e quelli di manutenzione straordinaria. Ecco perché, quindi, il Lavoro edilizio a Chiamata potrà sempre essere utilizzato, ovviamente nel rispetto delle altre normative.