Lavoratori autonomi ed imprese con decorrenza 2018 potranno usufruire di un cospicuo credito d’imposta se effettueranno campagne pubblicitarie su Tv, radio, giornali e periodici. Questa è l’ultima novità introdotta dalla manovra correttiva dei conti pubblici.

Con questo decreto, il legislatore ha attuato quanto previsto dalla legge 198/2016 finalizzata all’introduzione di benefici fiscali correlati agli investimenti pubblicitari, riconoscendo alle aziende che investono in questo settore un beneficio fiscale.
Il decreto ha una doppia funzione: da una parte spingere le aziende ad investire in strumenti pubblicitari, dall’altro dare un sostegno al settore dell’editoria che notoriamente si trova in crisi da diversi anni.

Nel dettaglio è previsto che chi investirà in strumenti pubblicitari come radio, televisione, giornali e periodici con valore superiore all’1% investito nell’anno precedente nei medesimi settori riceverà un contributo (sotto forma di credito d’imposta) variabile dal 75% al 90% utilizzabile esclusivamente in compensazione.

Per far diventare operativo questo beneficio fiscale, bisognerà attendere le relative disposizioni di attuazione, nel rispetto della normativa Europea.

Con il Decreto ministeriale del presidente del consiglio dovranno essere chiarite le tipologie di investimento che daranno diritto al beneficio. Nel frattempo e sulla base di quanto attualmente stabilito si fornisce una ricostruzione del nuovo decreto d’imposta:

chi a diritto al credito d’imposta:

  • imprese
  • lavoratori autonomi
  • professionisti

quali investimenti è possibile effettuare:

  • campagne pubblicitarie a favore di quotidiani d’informazione
  • campagne pubblicitarie a favore di giornali periodici
  • campagne pubblicitarie a favore di emittenti TV
  • campagne pubblicitarie a favore di emittenti Radiofoniche

ammontare del credito d’imposta:

  • 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati
  • 90% per microimprese, piccole e medie imprese o start up.

In tutti i casi quindi, prerogativa necessaria sarà quella di verificare che l’ammontare degli investimenti pubblicitari realizzati in un determinato anno sia superiore, almeno dell’1%, a quello degli investimenti effettuati nell’anno precedente.

Come utilizzare il credito d’imposta:

Esclusivamente per compensazione, mediante il modello F24.