Semplificare, e rendere più chiare, le normative e le procedure che si riferiscano alle così dette Terre e Rocce da Scavo. Questo sarebbe l’obiettivo del Decreto che è stato approvato e che è stato ormai siglato anche dal Presidente della Repubblica. Questo documento porterà ad alcune novità importanti proprio per le aree sopra menzionate, anche allo scopo di evitare sanatorie e altri provvedimenti non corretti per i cantieri più problematici. Le tante novità inserite nel decreto sono da esaminare nel dettaglio perché possono essere davvero molto interessanti per chi lavori in questo settore.

Terre e Rocce da Scavo, tutte le novità del decreto

Dopo la prima approvazione, il Decreto Terre e Rocce da Scavo ha subito alcune modifiche, che potranno comunque portare ad innovazioni importanti relative a tale settore, quali:

Inserimento di alcuni chiarimenti che riguarderanno le definizioni (come, ad esempio, quella riferita ai piccoli cantieri);

  • Inserimento di alcuni chiarimenti relativi alle regolamentazioni per il deposito intermedio dei materiali;
  • L’applicazione di tempi di risposta certi da parte delle Amministrazioni;
  • L’inserimento di una deregolamentazione per il trasporto dei materiali;
  • La previsione di alcuni aggiustamenti relativi agli inerti;
  • La rivisitazione di alcune procedure relative alle aree sottoposte a bonifica;

Proprio la definizione di che cosa siano i Piccoli Cantieri è un’importante novità inserita dal Decreto sulle Terre e Rocce da Scavo. Si potranno chiamare Piccoli Cantieri quelli che non andranno a superare i seimila metri cubi totali. Nel caso in cui si rientri in questa categoria, per iniziare l’apertura di questi cantieri di piccole dimensioni, sarà sufficiente presentare una dichiarazione sostitutiva che dovrà essere depositata almeno 15 giorni prima dell’inizio dei lavori di scavo. In questo modo, quindi, per i cantieri di piccole dimensioni verrà semplificata tutta la procedura di inizio dei lavori.